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IL MURO DI GOMMA Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 15 settembre 1991
 
di Marco Risi, con Corso Salani, Angela Finocchiaro (Italia, 1991)
Il MURO DI GOMMA illustra quell'atteggiamento che troppo comodamente e magari opportunisticamente definiamo all'italiana; e che consiste nell'uso della procrastinazione. Differire, lasciar trascorrere il tempo sulle tragedie più grandi (questa del DC 9 scomparso nei cieli di Ustica) come su quelle magari più piccole, e quotidiane. Molto rumore, seguito da molto silenzio: destinato a scoraggiare, talvolta a diffidare anche i più onesti e gli ostinati.

L'autore di MERY PER SEMPRE e di RAGAZZI FUORI mette tutto il suo impegno civile al servizio del film: una cronaca dei fatti aderente, pulita, efficace che tutti devono vedere. Rispetto a RAGAZZI FUORI, inutilmente enfatizzato espressivamente, Risi ritrova in questo senso quella volontà serena di descrivere dei fatti, dei personaggi che avevano fatto parlare di "neo-neorealismo" a proposito di MERY PER SEMPRE.

Certo, i grandi autori del cinema "civile" italiano avrebbero fatto qualcosa di più: il Rosi di SALVATORE GIULIANO e di L'AFFARE MATTEI, ma anche un Germi, un Petri, persino un Damiani. Marco Risi ha fatto semplicemente quello che dovrebbe fare la TV: se non fosse troppo occupata a leggere i risultati dell'audience che frutta pubblicità ed a mettere in scena giochini e filmini per spettatori considerati mentecatti: stendere un dossier, illustrare un'inchiesta ed una cronaca sulle tracce di quella di Andrea Purgatori, il giornalista del "Corriere della Sera" (co-autore della sceneggiatura) che ha sempre tenuto duro.

Qualcuno come Francesco Rosi (che pur diceva che bisogna sempre essere vicini al documento, ma lontanissimi dal documentario) ci avrebbe insomma aggiunto del suo: più attento com'era alle cause che agli effetti, sarebbe partito dalla cronaca, ma per meglio integrarla alla memoria. Alla constatazione di una realtà immutabile, espressa con un lirismo commosso, quasi melodrammatico: l'impotenza per il tempo che trascorre inutilmente (undici anni, con i gli ultimi relitti che vengono ripescati soltanto in questi giorni...), la ricorrenza ossessiva dell'omertà, la commedia tragica dell'ipocrisia. Nel MURO DI GOMMA c'è solo un'utilissima (ma sufficiente?) cronaca.


   Il film in Internet (Google)

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